Galium verum L.

A giugno, camminando lungo i sentieri di campagna, si scorge una piccola pianta fiorita che si apre a raggio. Ha foglie strette e infiorescenze gialle e vaporose che emanano un profumo di miele attirando api e insetti. Il gallio o “erba caglio”, Galium verum L. della famiglia delle Rubiaceae, fiorisce nel caldo della prima estate, la e nella sua forma rispecchia l’azione della luce. In passato veniva usato per cagliare il latte e tingere di giallo il formaggio (Cheddar cheese).Nella tradizione popolare era chiamato “giaciglio delle donne”: al materasso delle partorienti si aggiungevano rametti di gallio per sostenere gli organi femminili. Anche oggi, nella fitoterapia moderna, si ottiene un ottimo infuso per alleviare la sindrome premestruale mescolando, in parti uguali, fiori di gallio, lamio bianco, calendula, foglie di alchemilla e di rovo. Si bevono tre tazze di infuso per tre settimane, si interrompe per una settimana e si ripete.

L’infuso di gallio è indicato nelle cure dimagranti, aiuta a drenare il sistema linfatico, stimola blandamente la tiroide e aumenta la diuresi. Secondo la geobiologia, l’intera pianta sembra proteggere dalle radiazioni e cresce spesso su nodi di Hartmann.

Nel giardino, l’erba caglio abbellisce le bordure del giardino mediterraneo, insieme a meliloto, maggiorana, cardo e ginepro.

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