“Ricucire l’involucro” – “Schutzhülle flicken”

“RICUCIRE L’INVOLUCRO” con applicazioni esterne

Viviamo in un’epoca veloce, non è semplice mantenere un sano equilibrio tra le mille attività giornaliere. Si cammina poco, si usa molto l’auto, la tecnologia digitale, diminuisce sempre più la manualità. Ne soffrono i nervi e i nostri sensi. “La velocità strappa l’anima dal corpo”, così dicono gli Indiani d’America.

Malattie cardio-circolatorie, asma, allergie, disturbi legati al sistema ritmico, abbassamento delle difese immunitarie, insonnia, depressione e iperattività, malattie degenerative sono fenomeni diffusi nel mondo civilizzato. Hanno in comune una vita scalzata dai ritmi naturali, la perdita di vicinanza alla terra. L’involucro ne risente, zone di freddo si insinuano nell’organismo dando luogo a disturbi che possono diventare malattie.

Le applicazioni esterne “ricuciono” i lembi del nostro involucro attraverso sostanze portatrici di calore, massaggi, impacchi. Sono pratiche quotidiane di salutogenesi* e nutrono, sostengono e rafforzano il nostro involucro di protezione. Accompagnano massaggi, euritmia terapeutica, fisioterapia, completano i trattamenti con rimedi erboristici e le cure farmacologiche sia naturali sia di sintesi.

Maniluvio al biancospino composto
Pratica il maniluvio due volte a settimana, tutto l’anno, sostiene cuore e nervi, previene dolori articolari e aiuta nella cervicale. In estate puoi aggiungere del rosmarino o della menta per tonificarti, in inverno un pezzetto di corteccia di cannella
3 cucchiai di fiori di biancospino (Crataegus monogyna L.)
1 cucchiaio di fiori di lavanda vera (Lavanda angustifolia Mill.)
1 cucchiaio di foglie di melissa (Melissa officinalis L.)

Nel mortaio tritura la miscela di erbe , prepara un infuso con la miscela e due litri di acqua bollente. Lascia infusione per 15 minuti, filtra e versa in una bacinella. Aggiungi acqua tiepida, la temperatura non deve superare 39 gradi. Siediti comodamente sulla sedia restando ben più alto del tavolo. Posa mani, polsi e braccia fino ai gomiti nell’acqua medicata, spalle, collo, viso restano possibilmente rilassati. Senti l’azione dell’acqua calda, ispira il profumo delle erbe, se vuoi chiudi gli occhi e riposati. Resta nell’applicazione da 5 a 10 minuti, poi asciuga con cura mani e braccia e massaggia con una lozione o un oleolito erboristico.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è armbad.jpg
(da https://kneipp.ch)

*Salutogenesi: la parola è composta da “salus”, salute, interezza, e “genesis”, cre­azione, genesi. Il sociologo e medico Aaron Antonovsky coniò il termine di salutogenesi negli anni Ottanta del secolo scorso. Nella salutogenesi la persona segue attivamente uno stile di vita che permette di mantenere un buon equilibrio corpo-anima-spirito. Il concetto di salutogenesi è fondamentale nelle medicine complementari moderne, come anche nella medicina antroposofica.

**Puoi sostituire le droghe essiccate con erbe fresche: il biancospino e le prime foglie di melissa in primavera, la lavanda in estate. Usa le seguenti quantità: una manciata di fiori e foglie di biancospino, una manciata di foglie di melissa, 10 sommità fiorite fresche di lavanda.

(Il testo è tratto da “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento”, Natura e Cultura Editrice, Alassio, 2020. Trovi il libro nello shop dell’editore e in tutte le librerie e negozi online. Per una copia firmata dall’autrice, scrivimi una mail a karin.mecozzi@gmail.com)

Die “Schutzhülle flicken“ mit äußeren Kräuteranwendungen

Wir leben in einer sehr schnellen Zeit, und es ist nicht einfach, bei aller Geschäftigkeit ein gesundes Gleichgewicht beizubehalten. Wir laufen wenig zu Fuß, fahren viel Auto, verwenden oft digitale Hilfsmittel, arbeiten dabei immer weniger mit unseren Händen. Darunter leiden unsere Nerven und unsere Sinne. Die Indianer drückten das so aus: „Die Geschwindigkeit zerrt die Seele aus dem Körper “.

Herz-Kreislaufkrankheiten, Asthma, Allergien, funktionelle Beschwerden im rhythmischen Bereich, Abnahme der Immunkräfte, Schlaflosigkeit, Depression bzw. Hyperaktivität und Nervosität sind weitverbreitete Phänomene unserer zivilisierten Gesellschaft. Sie haben alle etwas gemeinsam: die Entfernung von den natürlichen Rhythmen und der Verlust der Nähe zur Erde. Unsere Schutzhülle leidet darunter, es schleicht sich Kälte in bestimmte Bereiche unseres Körpers, unserer Seele ein, wodurch Beschwerden bis hin zu eigentlichen Krankheiten entstehen.

Sogenannte äußeren Anwendungen, wie Massagen, Wickel, Einreibungen, Waschungen usw. helfen auch durch ihre wärmevermittelnde Substanzen, unsere Hülle wieder „zusammenzuflicken“. Sie stellen tägliche Pflegemaßnahmen dar, die alle auf dem Prinzip der Salutogenese* beruhen und unsere Schutzhülle nähren, unterstützen und kräftigen. Sie sind außerdem bestens dazu geeignet, andere Therapieformen zu unterstützen, sie ergänzen medikamentöse Verschreibungen aus der Phytotherapie, Homöopathie oder Schulmedizin.

Kräuterarmbad mit Weißdorn**
Das Armbad stärkt Herz und Nerven, beugt Gelenksschmerzen vor und hilft bei Nackensteifheit. Führe es das ganze Jahr zweimal die Woche durch, gib im Sommer etwas Rosmarin oder Minze dazu, um den Kreislauf anzukurbeln, im Winter etwas Zimt für mehr Wärme.

3 Esslöffel Weißdornblüten(Crataegus monogyna L.)
1 Eßlöffel Blüten vom Echten Lavendel (Lavanda angustifolia Mill.)
1 Eßlöffel Melissenblätter (Melissa officinalis L.)

Zerkleinere die Kräutermischung in einem Mörser und übergieße sie mit zwei Litern kochendem Wasser. Lass den Tee 15 Minuten lang ziehen, seihe ihn ab und gib ihn in eine Schüssel. Damit das Armbad nicht zu heiß wird, gib etwas lauwarmes Wasser dazu, die Temperatur sollte nicht über 39 Grad warm sein. Setz dich gemütlich hin, die Arme liegen höher als der Tisch, leg Hände und Unterarme in das duftende Kräuterwasser, entspanne Schultern, Nacken und Gesicht. Spür die Wärme, atme den Duft tief ein und wenn du magst, schließe die Augen und ruhe dich aus. Bleib 5 bis 10 Minuten lang in der Anwendung, trockne sanft Hände und Arme und reibe sie mit einer Lotion oder einem Kräuteröl ein.

*Salutogenese: aus „Salus“ (Gesundheit, Ganzheit) und „Genesis“ (Entstehung, Entwicklung). Der Arzt und Soziologe Aaron Antonovsky verwendete als Erster den Begriff der Salutogenese in den Achtzigerjahren des letzten Jahrhunderts. Salutogenese bedeutet einen Lebensstil zu pflegen, bei dem man aktiv für ein gesundes Gleichgewicht zwischen Körper, Seele und Geist sorgt. In der Komplementärmedizin ist der Begriff der Salutogenese grundsätzlich wichtig, so z.B. in der anthroposophischen Heilkunde. 

**Du kannst die getrockneten Heilkräuter auch mit frischen ersetzen: im Frühling mit frischem Weißdorn und den ersten Melissenblättern, im Sommer mit frischen Lavendelblüten. Verwende dabei je eine Handvoll Weißdorn und Melisse und 10 ganze Lavendelblütenstände.

(Der Text stammt aus dem Buch “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento”, Natura e Cultura Editrice, Alassio, 2020. An einer erweiterten deutschsprachigen Ausgabe wird gerade gearbeitet!)

Melissa officinalis L.