Thymus vulgaris L.

Il timo, della famiglia delle Lamiaceae, è un piccolo suffrutice dai fusti eretti e legnosi con foglie ovali punteggiate di ghiandole e ricoperte di peluria sul lato inferiore e fiori a spicastro rosei o bianchi. Proviene dall’area mediterranea ed è diffuso in tutti i paesi dell’Europa meridionale e dell’Asia minore. In Italia è spontaneo sulle coste tirreniche. (…)

Nel suo aspetto il piccolo arbusto di timo esprime concentrazione e tenacia. E’ ben radicato nel terreno, cresce anche su terreni magri, non teme il gelo e resiste alle estati secche del meridione. I rami si estendono verso la periferia, formano un angolo quasi retto e si dirigono verso l’alto cercando la luce. Se abbiamo l’occasione di osservare la fioritura di una coltivazione di timo, le piante dalle foglie verde cupo appaiono come ricoperte di neve. Gli arbusti sono visitati da api e farfalle, attirate dal profumo intenso.

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L’olio essenziale contenuto nelle foglie al 2-3% si sprigiona con il caldo o strofinando foglie e fiori ed ha proprietà antisettiche, antibatteriche e antivirali. Secondo Gattefossé, un grande ricercatore di aromaterapia del Novecento, l’essenza di timo rosso fornisce un valido antibiotico e antifungino. L’essenza di timo bianco è meno aggressiva, tuttavia occorre limitare l’uso dell’essenza in gravidanza e in caso di allergie perché, come anche l’olio essenziale di timo rosso, può causare reazioni cutanee.

Per percepire il vigore e la forza del timo, si può inalare l’essenza “a secco”, su un fazzoletto di lino: all’olfatto l’olio essenziale risulta innanzi tutto pungente, poi sprigiona l’azione balsamica e infine rilascia una note dolce che ricorda la rosa rossa.

L’intera pianta è ricca di tannini, flavonoidi e triterpeni e viene usata in fitoterapia peraumentare le difese immunitarie, nell’anemia, contro le affezioni all’apparato respiratorio e come disinfettante intestinale. Si usano i rametti fioriti, raccolti tra maggio e luglio in giorni di Luce/Aria intorno alla Luna nuova. Per l’infuso si versano 500 ml di acqua bollente su 1 cucchiaio di foglie e fiori e si lascia in infusione per 15 minuti.

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Il timo aiuta a superare periodi di astenia (il nome proviene dal greco antico e significa coraggio). Si prepara un infuso concentrato (100g in 1 l di acqua), si aggiunge all’acqua della vasca (37°C) e si resta immersi non più di 10 minuti inspirando profondamente i vapori benefici.

Da millenni il timo viene usato come pianta aromatica in cucina per il suo sapore caldo. Favorisce la digestione dei grassi ed è utilizzato per aromatizzare cibi a base di carne, legumi, cereali e il classico sugo di pomodoro. Si raccomanda di conservare i rametti di timo interi prelevando le foglie essiccate solo al momento dell’impiego. In questo maniera il timo essiccato conserva il suo aroma per molto tempo.

(Da “Ars herbaria, piante medicinali nel respiro dell’anno” Editrice Natura e Cultura, Alassio. Seconda edizione programmata!)