Mese: Novembre 2017

Turismo culturale, monasteri, paesaggio

Come membro di Accademia Europea per la cultura del paesaggio PETRARCA e coordinatrice di corsi, ho avuto il piacere di assistere a una tappa del progetto intereuropeo “EuropeTour” al Monastero di Sant’Andrea e della Santa Croce di Fonte Avellana, Serra Sant’Abbondio (PU), Marche, insieme alla Comunità monastica e il team dei partners intereuropei.

Riuniti nello splendido Scriptorium e, successivamente, nel Giardino Botanico, ammirando l’esemplare secolare di Taxus baccata L., si è parlato di accoglienza, paesaggio, turismo spirituale, conservazione ambientale e innovazione. In mezzo pomeriggio soltanto – il tempo è volato – i parnters intereuropei hanno saputo apprezzare le varie aree del monastero, in un clima di dialogo e collaborazione. Sono subito nate nuove sinergie – un’esperienza stimolante!

Il progetto è cofinanziato dalla Unione Europea ed è coordinato nelle Marche dai collaboratori dell’Ufficio Urbanistica Paesaggio e Informazioni Territoriali, Regione Marche.

 

 

Quanti carati ha… il carrubo?

Tra le piante arboree che amano il clima caldo e l’aria salina delle coste mediterranee, il carrubo (Ceratonia siliquastra L.) con i suoi frutti accompagna l’uomo da tempi remoti. E’ un albero di media grandezza, sempreverde, dai fiori attaccati direttamente al tronco e ai rami. Appartiene alla famiglia delle Caesalpinaceae ed è diffuso al Sud Italia. Gli esemplari più a nord si trovano in Toscana, sull’Argentario e sul Carso, Trieste.

L’albero di carrube necessita di poca acqua e cresce anche su terreni molto poveri. I frutti, le carrube, sono lunghi legumi appiattiti, color marrone violaceo. Contengono saccarosio, pectine, tannini e carrubina, sono lenitivi per l’apparato digerente e fermano il vomito dei lattanti. La farina di carrube è consigliata ai diabetici, non ha glutine. Esercita un’azione lenitiva sull’intestino, possiamo considerarla un prebiotico poiché favorisce l’equilibrio della flora intestinale.

Con la polpa di carruba, tostata e macinata si ottiene una polvere dal sapore simile al cacao che serve ad aromatizzare dolci e budini o come bevanda istantanea, priva di caffeina e ottima di sapore. Dai semi si estrae la “gomma di carrubo”, un buon addensante naturale (E 410). I semi sono duri, bruni e liscisssimi, belli da vedere e toccare. Hanno un uso storico singolare: gli arabi li usavano per pesare oro e diamanti, poiché hanno un peso costante – la parola “carato” deriva infatti dal nome arabo del carrubo!

-> Trovi un’accurata descrizione botanica con immagini e indicazioni sull’utlilizzo e particolarità della specie su http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=9867

 

 

 

 

STERNKALENDER 2018 – 2019

“Drei Sterne, drei Planeten und der Mond - sieben Gestirne spannen im Sommer 2018 einen grandiosen Bogen über den Sommerhimmel.” – der neue Sternkalender von Wolfgang Held ist erhältlich, mit meinen 12 Naturbetrachtungen im Jahrelauf. Hier der Link zum Buch:
http://www.vamg.ch/fileadmin/verlag/Pdf/vamg_vorschau_herbst-winter_2017_18-screen.pdf

 


Ecco di cosa si tratta

Ecco di cosa si tratta              di Franco Marcoaldi
Si tratta di tornare da luoghi
dove mai siamo arrivati. Di pensare
pensieri così a lungo sopiti
da essersi ormai inabissati.
Si tratta di cogliere con grata
sorpresa minuscoli fiori di campo,
di estrarre essenze infinite
da specie ordinarie lasciate
stupidamente a languire davanti
alla porta. Di cominciare a vivere,
ecco di cosa si tratta.
da vania @ruvidoteatro – grazie!

 

Cultura del paesaggio: “Quaderni Habitat”

Nelle mie ricerche su flora e paesaggio ho trovato una fonte interessante, che vorrei condividere oggi, qui con voi sul blog.

Si tratta di una serie di pubblicazioni edite dal Ministero dell’Ambiente, cito la descrizione sul sito. “La collana “Quaderni Habitat” nasce dalla collaborazione instaurata tra la Direzione Protezione della Natura e del Mare e il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine. Scopo della collana – organizzata in agili pubblicazioni di carattere monografico – è quello di promuovere la conoscenza di habitat a particolare rischio di degrado o di scomparsa.
Si tratta di ambienti, spesso, di particolare pregio che custodiscono elementi faunistica, floristici o vegetazionali degni di nota e che rappresentano piccole ma fondamentali tessere nel grande mosaico del nostro paesaggio.”

Si possono scaricare gratuitamente dal seguente link:

http://www.minambiente.it/pagina/i-quaderni-habitat-collana

Passeggiata tra le mura del centro storico di San Severino Marche (MC)