Recipe: Herbal Spring Elixir By HWB Member Karin Mecozzi (Friday feature on HWB’s blog)
Taken from my book “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento”, Natura e Cultura Editrice, 2020. Please read the whole text with the recipe of an energising spring tonic on: https://www.hwbglobal.org/blog
Many thanks to Petra Socov from Herbalists without borders, for the interview, editing & graphics!
Monastero di Fonte Avellana -Serra Sant’Abbondio (PU)
22/23 maggio 2021
“Piante sacre in erboristeria e nel paesaggio. Alberi a Fonte Avellana”
Corso teorico pratico con Karin Mecozzi e Giorgio Bortolussi
Tema del corso: L’albero come archetipo e fonte di salute e forza: Fonte Avellana racchiude nelle sue foreste innumerevoli alberi, alcuni maestosi e secolari, delle vere piante sacre. Le incontriamo nel loro paesaggio, parti di un grande organismo vivente, conoscendo qualità botaniche ed erboristiche. Osserviamo le connessioni con elementi e pianeti onorando anche gli abitanti invisibili di boschi, ruscelli e praterie. Connettendoci con la stagione, vediamo come catturare le virtù delle piante sacre per il nostro benessere.
Relatori: Karin Mecozzi, erborista, autrice in diverse lingue. Membro attivo “HERBALISTS WITHOUT BORDERS”, PETRARCA Accademia Europea per la cultura del paesaggio, Internationale Fachgruppe Kräuter und Heilpflanzen am Goetheanum, CH. Giorgio Bortolussi, agricoltore ed esperto in agricoltura biodinamica, docente, segretario Sezione Marche Associazione Agricoltura Biodinamica.
Orari del corso: Sabato ore 10 – 12.30 15.00 – 18.30 Domenica ore 9 – 12.30 14.00 – 17.00 Le lezioni si svolgono all’aperto e in aula nel rispetto delle regole vigenti. Si prega di portare indumenti adatti e la disponibilità a lavorare in condivisione e in silenzio.
Iscrizioni corso: tutti i dettagli sul volantino. Nota bene: la quota del soggiorno viene saldata in sede. Per informazioni sulle camere: Foresteria di Fonte Avellana (0721 730261)
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Monastero di Fonte Avellana -Serra Sant’Abbondio (PU)
22/23 maggio 2021
“Piante sacre in erboristeria e nel paesaggio. Alberi a Fonte Avellana”
Corso teorico pratico
a cura di
Karin Mecozzi e Giorgio Bortolussi
Orari del corso:
Sabato ore 10 – 12.30 15.00 – 18.30
Domenica ore 9 – 12.30 14.00 – 17.00
Le lezioni si svolgono all’aperto e in aula nel rispetto delle regole vigenti. Si prega di portare indumenti adatti e la disponibilità a lavorare in condivisione e in silenzio.
Tema del corso:
L’albero come archetipo e fonte di salute e forza: Fonte Avellana racchiude nelle sue foreste innumerevoli alberi, alcuni maestosi e secolari, delle vere piante sacre. Le incontriamo nel loro paesaggio, parti di un grande organismo vivente, conoscendo qualità botaniche ed erboristiche. Osserviamo le connessioni con elementi e pianeti onorando anche gli abitanti invisibili di boschi, ruscelli e praterie. Connettendoci con la stagione, vediamo come catturare le virtù delle piante sacre per il nostro benessere.
Relatori:
Karin Mecozzi, erborista, autrice in diverse lingue. Membro attivo “HERBALISTS WITHOUT BORDERS”, PETRARCA Accademia Europea per la cultura del paesaggio, Internationale Fachgruppe Kräuter und Heilpflanzen am Goetheanum, CH.
Giorgio Bortolussi, agricoltore ed esperto in agricoltura biodinamica, docente, segretario Sezione Marche Associazione Agricoltura Biodinamica.
Iscriversi al corso e prenotare il soggiorno
Per partecipare al corsoe prenotare il soggiorno versare € 80,00 su IBAN IT53R0359901899050188517936 Associazione culturale THALEIA entro il 18.05.2021. Si ACCETTANO SOLO ISCRIZIONI PER MAIL a karin.mecozzi@gmail.com con copia versamento, specificando nome, indirizzo e numero di telefono. In caso di rinuncia nei 2 giorni antecedenti al corso la quota non viene rimborsata. Soggiorno in Foresteria, in pensione completa e camere singole o a due letti con bagno. Si prega di portare lenzuola e asciugamani e comunicare intolleranze alimentare. Informazioni sull’ospitalità: 0721 730261 foresteria@fonteavellana.it
Gli incontri al Monastero di Fonte Avellana nella stagione primaverile ed estiva si svolgeranno, come di consueto, in piccoli gruppi, con parti teoriche e pratiche in aula e lezioni, esercizi e meditazioni all’aperto.
**** Il programma è in definizione, per informazioni e preiscrizioni karin.mecozzi@gmail.com ****
22/23 maggio 2021 – “Piante sacre in erboristeria e nel paesaggio. Alberi a Fonte Avellana” con Karin Mecozzi e Giorgio Bortolussi
Osserviamo l’albero come archetipo e come fonte di salute e forza. Corso teorico pratico sul tema degli alberi a Fonte Avellana che nelle sue foreste racchiude grandi, maestosi e vecchi alberi: dal tasso secolare a frassini e faggi, dagli agrifogli a lecci e aceri, poi salici, querce e abeti, ogni pianta con il suo habitat e i suoi “ospiti”, edera, vischio, insetti e animali. Troviamo le specie nei miti, le connessioni planetarie, onorando anche gli abitanti invisibili.
24/28 luglio 2021 – “Verde resilienza. Pratiche di benessere e di lentezza” con Karin Mecozzi e Kerstin Strian
Corso esperienziale sulla resilienza nelle pratiche di salutogenesi, con ritmi tranquilli e rigeneranti, esperienze di erboristeria e di yoga, contemplazione e meditazione nella meravigliosa natura di Fonte Avellana e dintorni.
In the soul and spirit, warmth manifests itself as inflammation, passion, enthusiasm, in intuition and genius. In human development, it is identification with the self, maturation, adulthood.
The warmth of the heart is sharing cordiality, empathy, which leads us to perceive communion with others in relationships. In fact, in language we say that he, she “is a warm person” or “she welcomed me coldly”, “she has a warm voice”, “she warmed my heart”, “she froze me with her eyes” .
Warmth, as well as heat, means also power, and in myths it was personified by gods like Jupiter / Zeus who rules lightning. In a destructive sense heat leads to catharsis, purification, transformation, it is therefore also destruction. One of its symbols is the dragon, linked to fire, fear and the wild.
According to traditional Chinese medicine, warmth is nourished by the element of wood, flows into the earth, governs metal and is controlled by water. It is the basis of all metabolic processes, it warms up the pelvic organs. In excess it manifests itself as inflammation and fever. Warmth governs the blood and the heart, the small intestine, the muscles.
Following herbal recipe supports our innate warmth potential and envelope and promotes our resilience during the winter period:
Herbal hand bath
3 tablespoons of hawthorn flowers and leaves
1 tablespoon of lavender flowers
1 tablespoon of lemon balm leaves
Crataegus monogyna L. fresh from the fields in April
Practice the hand bath twice a week, all year round, it supports the heart and nerves, prevents joint pain and helps in the neck. Preparation: in the mortar, grind the mixture of herbs, prepare an infusion with the mixture and two liters of boiling water. Leave to infuse for 15 minutes, filter and pour into a bowl. Add warm water, the temperature should not exceed 39 degrees. Sit comfortably in the chair, place your hands, wrists and arms up to the elbows in the medicated water, shoulders, neck and face remain relaxed if possible. Feel the action of the hot infusion, inspire the scent of herbs, if you want, close your eyes and rest for 5 to 10 minutes, then carefully dry your hands and arms and massage with a herbal lotion or oil.
Melissa officinalis L.
*This article is for the next issue of the NEWSLETTER of “HERBALISTS WITHOUT BORDERS”, the text was taken from my latest book “Verde resilienza, erboristeria pratica nel cambiamento” written during the first lockdown in Italy in spring 2020, published by Natura e Cultura Editrice.
La giornata inizia velata, umida e dopo la mattinata trascorsa in studio mi metto al volante e parto, seguendo l’istinto, per la alta valle del Potenza. Giunta a Pioraco la valle si apre nella sua veste invernale, i terreni bruni, appena lavorati, salici e pioppi privi di foglie, siepi di prugnolo nere e blu, e il fiume: verde azzurro serpeggia il Potenza, finalmente ricolmo di acqua gelida e trasparente. Seguo “Flosis” come si chiamava in latino, lascio la macchina in una piccola frazione. Berretto ben calato sul viso, sciarpa e guanti – soffia un vento freddo da nordovest, tutto intorno nevica sulle cime dei monti. Le faggete lassù sono coperte di neve fresca, rilucenti, uno spettacolo!
L’acqua gelata, l’aria di neve, il maestrale, non c’è quasi vegetazione tranne l’erba dei prati, nessun canto di uccelli, non ci sono persone. Un airone vola silenzioso sopra il torrente, sui campi scorgo due caprioli nel loro manto invernale, che brucano. Si voltano verso di me, calmi, senza fuggire, non sentendosi minacciati.
Giano, la divinità dai due volti che muove i cardini dell’universo, dio dell’inizio e della fine, dona il suo nome al primo mese dell’anno. Nella luce crepuscolare di questa giornata invernale sperimento nella mia anima come l’aria pulita e fredda del nord, le nubi pregne di neve e il suolo marrone scuro creino uno spazio per qualcosa di nuovo. Un uscio si sta aprendo, richiede da noi mitezza e ascolto, uno spazio interiore, di presagio.
Der Tag beginnt trüb und feucht, und nach einem Vormittag am Rechner setze ich mich ans Steuer und fahre los, dem Instinkt nach, in Richtung Potenzatal. In Pioraco angekommen, tut sich das Tal auf in seiner Wintertracht, braune, vor kurzem umgepflügte Erde, blattlose Weiden und Pappeln, blauschwarze Schlehenhecken und der Fluss: grünblau schlängelt sich der Potenza dahin, endlich wieder prall gefüllt mit kaltem, klaren Wasser. Ich folge “Flosis”, wie sein lateinischer Name lautet, flussaufwärts und parke in einer kleinen Ortschaft. Die warme Mütze tief ins Gesicht gedrückt, Schal und Handschuhe – es weht ein kalter Nordwestwind, ringsum schneit es auf den Berggipfeln. Weißbedeckt vom Neuschnee leuchten mir die Buchenwälder von den Bergen entgegen, ein Schauspiel!
Eiskaltes Wasser, Schneeluft, Nordwind, kaum Vegetation außer dem Gras auf den Wiesen, keine Vogelstimmen, keine Menschen. Ein Reiher fliegt lautlos über den Bach, auf dem Feld entdecke ich zwei grasende Rehe im grauen Winterfell. Ruhig drehen sie sich zu mir um – sie fliehen nicht, fühlen sich nicht bedroht.
Janus, der Doppelgesichtige, Beweger der Angeln des Weltalls, Gottheit des Anfangs und des Endes, verleiht dem ersten Monat des Jahres seinen Namen. Im Zwielicht dieses Wintertages im Apennin vernehme ich tief in meiner Seele, wie die kalte, saubere Nordluft, die schneeschwangeren Wolken oben und das sattbraune Erdreich unten Raum schaffen für etwas Neues. Es öffnet sich eine Tür, und sie bedarf unserer Milde und Andacht, eines inneren, ahnenden Raumes.
“Der Jesus wird in einer Zeit geboren, in der die Erde gewissermaßen nicht spricht mit den Himmeln, in der die Erde mit ihrem Wesen ganz in sich selber zurückgezogen ist. Da wird der Jesus in eine Zeit geboren, in der die Erde einsam durch den kosmischen Raum hinrollt, ohne ihren Atemzug hinauszusenden, so dass dieser Atemzug durchwellt sein könnte von der Sonnenkraft, von dem Sonnenlichte. Die Erde hat gewissermaßen ihr Seelisches in dieser Zeit nicht dargeboten dem Kosmos; sie hat ihr Seelisches in sich zurückgezogen, sie hat es in sich aufgesogen. Der Jesus wird in einer Zeit auf der Erde geboren, in der die Erde allein ist mir sich gegenüber dem Kosmos. (…) Der Christus-Impuls ist mit dem Seelischen der Erde innig verbunden.”
Rudolf Steiner, Der Jahreskreislauf als Atmungsvorgang der Erde und die vier großen Festeszeiten. Die Anthroposophie und das menschliche Gemüt. GA 223
In arrivo nelle librerie il mio primo libro in una nuova veste grafica, dai contenuti ampliati, aggiornati e rivisti. Edito da Natura e Cultura Editrice, è acquistabile nelle librerie in tutta Italia, sul sito di Natura e Cultura e nei negozi online.come da MACROLIBRARSI, IBS LIBRI ecc.
La riedizione è frutto di un intenso lavoro di squadra che ho apprezzato molto: la foto di copertina con l’Helichrysum italicum dei nostri monti e l’intero progetto di copertina è di Pamela Natalini, come anche molte immagini meravigliose scattate al monastero di Fonte Avellana. L’elicriso con il piccolo ospite, la lumachina, è di Stefano Mecozzi. La realizzazione grafica invita a gustare anche parti più nascoste del mio testo, evidenzia schede, tabelle e esercizi, un meticoloso lavoro tra il grafico Luca Cruciani e l’editore. Le piante medicinali nei loro molteplici aspetti sono in gran parte frutto dell’appassionato lavoro fotografico e botanico di Christoph Simonis a cui sarò sempre grata per la collaborazione. Ringrazio di cuore l’Editrice Natura e Cultura per questa nuova “Ars” e… ad majora!
“Ars herbaria” è nato come raccolta dei miei studi nel campo dell’erboristeria classica, goetheanistica e antroposofica e degli articoli di erboristeria pubblicati in diverse lingue. Vuole essere un invito a sperimentare il mondo delle piante medicinali nel corso dell’anno come in un respiro, ritmico, ripetuto e lieve, sapendo che in tutto il mondo erboristi-raccoglitori cercano le piante medicinali in silenzio, con dedizione, nel luogo adatto. Possa questo volume far nascere nel lettore il desiderio di raccogliere ed usare le piante, ma possa essere anche fonte di interrogazioni e domande interiori… sulle piante, l’uomo, il paesaggio e i ritmi universali.
in accordo con CEA di Gagliole e Fondazione Oppelide, in considerazione del decreto goverantivo pubblicato ieri, abbiamo deciso a malincuore di rinviare a data da destinarsi il corso “Respirare in autunno – Erboristeria pratica e stagionale”. Il corso era già al completo e ringrazio ognuno di voi per l’iscrizione e l’interesse. Sicuramente avremo occasione di incontrarci tra piante e paesaggio. Seguitemi sul sito per nuove iniziative erboristiche, vi invito inoltre alla lettura del mio ultimo libro “Verde resilienza, erborista pratica nel cambiamento“, pubblicato con Natura e Cultura Editrice. Auguro serene giornate autunnali, a presto,
Karin Mecozzi, erborista
Testo precedente: “Respirare l’autunno” è il prossimo corso che terrò a Gagliole, il piccolo comune appenninico che oltre al Centro storico medioevale e un meraviglioso e verde paesaggio offre ai visitatori un Museo di Storia Naturale di tutto rispetto. Fondato e gestito dalla Fondazione Oppelide è collegato anche con il Centro di Educazione Ambientale “Valle dei Grilli e dell’Elce”, una struttura capiente con un grande parco, nel silenzio di una valletta interna ricca di grandi alberi, equiseti, piante spontanee alimentari e medicinali, animali selvatici e uccelli. E’ il luogo ideale per un corso di erboristeria autunnale dedicato al respiro: al respiro della terra nel ritmo delle stagioni, dell’uomo nel suo rapporto con il cosmo e la natura, al respiro come ritmo vitale e fonte di vita, da salvaguardare nel periodo autunnale e invernale e da rafforzare con rimedi efficaci dell’erboristeria tradizionale e moderna.
Il corso è gratuito e si svolgerà nel rispetto delle norme perviste per l’epidemia Covid 19 e ha un numero di partecipanti limitato.
Per il Corso “Le piante sacre in erboristeria e nel paesaggio” Monastero di Fonte Avellana luglio e settembre 2020
con Karin Mecozzi, erborista e Giorgio Bortolussi, agricoltore biodinamico
Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant’Abbondio (Pesaro Urbino)
La visione della pianta sacra si evolve insieme alla storia dell’uomo.
1500 a.C. in India, negli scritti vedici viene descritta la pianta sacra “Soma” (specie sconosciuta, sicuramente procurava ebbrezza, visioni, afrodisiaca. Forse il fungo dell’Amanita) “Un falco porta la pianta chiamata SOMA da MANU, il primo uomo. L’uomo preparò una bevanda e la bevve nel sacrificio a Indra, il Dio creatore. Grazie a questo sacrificio Indra fu ingrado di completare la sua opera, la creazione del mondo.”
Sacro … E’ una metafora (da metapherein) che trasferisce in noi un concetto difficilmente spiegabile:
Nelle diverse religioni il Sacro, l’immateriale appartiene a Dio, alle divinità o a esseri specifici della natura, gli Deva. Politeismo neolitico – > monoteismo Cristianesimo ebraico, Islam
Sacra, una pianta lo diventa, non vi nasce. Lo diventa quando l’uomo ha percepito che lei si connette al suo ambiente, alle piante, agli animali, alle rocce e all’acqua, a noi umani con fili non materiali, potenti, di guarigione.
Le piante sacre sono quasi sempre medicinali per il corpo. Molte, soprattutto in altri continenti, sono stupefacenti e permettono di vedere nell’al di là.
Il Sacro si rispecchia nei miti e nelle leggende in tutto il mondo
Le piante sacre non sono sempre magiche e viceversa. Spazi sacri, rituali magici:
psicoattive, usate nei rituali delle festività, notte di S. Valpurga 30. Aprile, solanaceae, per visioni, incantesimi, afrodisiache Amuleti. Es. Mandorla per figlia femmina
Figura di sacerdotessa, Protoeuropei, Balcani
Chi sa usare, gestire, raccogliere, somministrare le piante sacre? Sciamani tra cielo e terra, impara a governare gli spiriti: aiutano i defunti, i malati, le persone in difficoltà per decisioni, nei lutti, nelle depressioni e le malattie dell’anima (VISION QUEST!) Il Cristo, che è il Signore degli elementi e sommo Guaritore. Le “Donne sagge”, le Sacerdotesse lunari dei popoli protoeuropei, poi dei Celti e Germani -> diventano “streghe” dagli alchimisti dal rinascimento in poi
Rivolgersi con rispetto agli spiriti delle piante sacre: • accorgimenti specifici nella raccolta, “rituali”: in silenzio, • secondo lune, in giorni speciali, fanciulle vergini, con mani coperte o nude, strumenti in metalli preziosi, tagliare con le pietre preziose • nel rivolgersi alla pianta con il linguaggio adatto al suo “daimon”
LE PIANTE SACRE APPUNTI SULLE SPECIE SACRE della BIBBIA
Nella Bibbia (ANTICO E NUOVO TESTAMENTO) la pianta sacra esprime il RAPPORTO tra uomo, terra e piante, come SORGENTE DI VITA. Circa 170 piante censite nell’Antico e nel Nuovo Testamento. I nomi volgari delle piante ritrovate non sono sempre riconducibili alle piante conosciute oggi. Consideriamo che la denominazione binomiale è di Linneo (1707-78).
Sono le Piante della Terra promessa: piante da frutto come palma da datteri, olivo, mirto, le piante medicinali come il lentisco, il terebinto, l’incenso, la menta, molte specie di cardo e le piante spinose in genere, le piante delle feste del culto (festa delle capanne…) I cereali, le erbe verdi e succose, gli oli, i balsami, le resine, i legni profumati, i diversi legni per costruire e arredare, sostanze medicinali e aromatiche estratte. Le piante portatrici di messaggi divini come il rovo, Le piante dai significati simbolici oppure allegorici come nel Discorso della Sapienza.
Un bell’esempio è la Festa delle Capanne, del raccolto, della gioia
A settembre si festeggia ancora oggi nella religione ebraica la FESTA DELLE CAPANNE – “Sukkot” (Sukkà vuol dire capanna) • Fine stagione agricola, tutto proviene da Dio. • Il mondo non è che una capanna come immagine • annullamento dell’importanza del possesso che poi porta alla pace • Sostare per 7 giorni, mangiare nella capanna, • Si deve poter vedere il cielo stellato come necessità di avere una vita spirituale, tetto solo fogliame. • Si studia la Tora. • Si agita nelle 4 direzioni cardinali il LULAV: legando a fascio i rami di…. cedro (fertilità), salice (dipendenza dall’acqua), mirto (immortalità) palma da dattero (speranza vittoria). • I 4 rami rappresentano 4 tipi di ebrei, che seppur diversi vivranno insieme in armonia al cospetto di Dio. • Il 7 giorno si invoca il perdono, la cancellazione dei peccati.
Infine, ALCUNE PIANTE SACRE PER I CELTI che per ognuna delle 8 festività dell’anno hanno piante specifiche, nel ritmo delle stagioni.
Le piante sacre a Samain, la festività dell’Autunno (fine ottobre): Si raccolgono 9 specie di legno per il fuoco sacro L’artemisia e l’assenzio, l’Angelica arcangelica, l’aglio, le specie delle Solanaceae europee (Dulcamara, Belladonna, Giusquiamo), le nocciole, le mele e le pere tardive, le noci, le rape. Il tasso come albero e l’agrifoglio, andando verso l’inverno l’abete e il vischio.
Un calendario, da una miniatura che accompagna i testi di Santa Ildegarda da Bingen
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