Gli uomini un tempo si rivolgevano a Dio come Mosè e i profeti, in mezzo alla natura, conversavano con lui nei luoghi di solitudine, un po’ come sotto il Monte Catria. Era un dialogo a due, uomo o donna e Dio, nella natura. Un dialogo senza nome, che non vogliamo spiegare, tanto fu sublime. Ne conserviamo dei ricordi: antichi simboli per esprimere ciò che si riceveva dal Divino, antiche festività e culti. (…) Eppure, è nello stare insieme uomo con uomo, uomo con donna, donna con donna che impariamo a dialogare come la Terra richiede, il nostro grande organismo vivente e spirituale che ci nutre. In rispetto delle leggi del vivente, dell’etica, della responsabilità (che poi sono quelle cristiane), con l’apertura del cuore verso l’altro, verso l’altro come dono, noi ci nobilitiamo, ci evolviamo, e con noi la terra stessa.
Virtù: Nobilitarci attraverso la presenza e il calore per l’altro. Ci sostiene l’albero dell’ALLORO (Laurus nobilis), fam. Lauraceae. Parte attiva in erboristeria giovani getti, foglie, drupe. La sua presenza come pianta ornamentale in giardino, vicino a casa, infonde la solarità dell’essere da millenni.
(fons Vitae, erboristeria e paesaggio a Fonte Avellana, 17 aprile 2015, K. Mecozzi)