Il finocchio selvatico (Foeniculum vulgare) cresce nei prati soleggiati dell’Italia centrale e meridionale formando fusti alti fino a due metri e fiori gialli ad ombrella. L’intera pianta emana un odore forte, simile al finocchio dolce dell’orto ma più concentrato, secco. Il finocchio selvatic, della famiglia delle Apiaceae, è una pianta aromatica antica, e nell’area del Mediterraneo si usano fusti, foglie, fiori e semi, a scopo culinario e officinale:
- Con i fusti essiccati si condiscono le olive, sottaceti, verdure stufate, pesce e carne arrosto e ricette vegetariane
- le giovani foglie e le infiorescenze conferiscono un aroma speciale alle insalate estive, alla ricotta alle erbe,
- e i semi servono per preparare il pane dolce e salato, i taralli, gli infusi e gli impacchi medicati.
Per coltivare il finocchio è sufficiente raccogliere i semi in autunno e seminarli in un vaso in primavera, diradando le piantine. Non si deve annaffiare troppo ed è meglio tenerlo in un angolo assolato del terrazzo.
Con il finocchio essiccato si prepara un’ottima tisana contro i meteorismi, le infiammazioni oculari e per aumentare la lattazione.
Fusti e fiori secchi legati a mazzetti tengono lontane le farfalline dagli armadi di cucina.